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Il progetto “Itinerario del Romanico in Sardegna”

17 05 2008  - 

 Il partenariato del progetto integrato “Itinerario del Romanico in Sardegna” è nato dall’o monimo partenariato di progetto con capofila il Comune di Santa Giusta ed i comuni di Ardara, Bonarcado, Borutta, Bulzi, Cargeghe, Codrongianos, Dolianova, Fordongianos, Ghilarza, Masullas, Milis, Olbia, Ottana, Ozieri, Porto Torres, San Vero Milis, Usellus e Tratalias, ed in collaborazione con la Soprintendenze per il patrimonio storico-artistico di Cagliari e Oristano ed Sassari e Nuoro, la Curia Arcivescovile di Oristano, la Diocesi di Ales-Terralba, la Diocesi di Tempio-Ampurias, il Dipartimento di scienze archeologiche e storico artistiche dell’Università di Cagliari, il Dipartimento di storia dell’Università di Sassari, l’I stituto tecnico per geometri “ Devilla” di Sassari, l’Ilisso, Italia Nostra onlus e la Società Rossa s.a.s.

Il progetto “Itinerario del Romanico in Sardegna” è focalizzato sulle chiese edificate in Sardegna tra l’XI e il XIV secolo. Esse rappresentano una parte importante del patrimonio artistico isolano e si prestano alla valorizzazione turistica. L’architettura romanica fiorisce soprattutto lungo la fascia costiera e nelle fertili pianure della metà occidentale dell’isola. Ancora oggi le chiese romaniche costituiscono un segno forte nel paesaggio storico sardo. Quando si inseriscono nel contesto cittadino, funzionano da fulcro di un tessuto medievale spesso integro. Quando si ergono solitarie nella campagna, documentano l’antica esistenza di villaggi ormai abbandonati. Molto più dei castelli medievali, per la maggior parte ridotti a ruderi, le chiese romaniche rappresentano al meglio quanto resta di un’epoca passata, nella quale l’isola seppe esprimere una civiltà architettonica di livello europeo.
Il progetto prevede anzitutto la realizzazione di un centro di documentazione, ubicato nel Comune di Santa Giusta, che ospita l’omonima cattedrale, uno dei monumenti più rilevanti del Romanico in Sardegna. Dall’attività del centro di documentazione dipenderanno la raccolta e la rielaborazione dei dati che verranno immessi in un portale telematico. A quest’ultimo sarà possibile accedere dalle varie postazioni dislocate nel territorio regionale sardo in corrispondenza delle principali chiese romaniche. Un’adeguata cartellonistica proporrà al turista le informazioni essenziali, all’interno di un circuito strutturato in itinerari, alla scoperta della storia, dell’architettura e dell’arte dell’isola.
A) Realizzazione del “Centro di documentazione delle chiese romaniche in Sardegna”.

In considerazione della unicità costituita dalla chiesa romanica di Santa Giusta nell’ambito del panorama monumentale della Sardegna, della presenza nell’intera isola di un rilevante numero di chiese romaniche di notevole interesse storico-culturale e turistico (spesso collegate a sagre, feste e manifestazioni locali), della disponibilità nell’intero territorio di patrimoni culturali e ambientali di grande rilevanza che non costituiscono emergenze isolate, ma sono, bensì, inseriti in un contesto di risorse storico-culturali e ambientali diffuse; della presenza documentabile di notevoli flussi turistici legati alla fruizione della chiesa monumentale di Santa Giusta, è parso importante destinare uno spazio-visita centro documentazione a tale importante realtà storico-culturale particolarmente emergente nel territorio.
 

Sono stati altresì considerati i seguenti elementi:
- la centralità geografica a livello isolano della località e la facile accessibilità al comprensorio mediante la SS. 131
- la complementarità e integrabilità potenziale delle risorse storiche, naturalistiche, architettoniche ed enogastronomiche
- l’ampia progettualità e l’accresciuta consapevolezza del ruolo propositivo che la Pubblica Amministrazione sta assumendo per lo sviluppo locale
- la presenza di agenzie di intermediazione locali a sostegno della promozione di prodotti turistici alternativi.
L’obiettivo generale del progetto è quello di realizzare nel territorio di Santa Giusta un centro visita e di documentazione delle chiese romaniche della Sardegna e di determinare attraverso l’azione proposta un prolungamento della permanenza da parte del flusso turistico intercettato dalla chiesa di Santa Giusta suggerendo una fruizione alternativa anche attraverso l’utilizzo dei sistemi multimediali più innovativi e la dotazione di un insieme di plastici delle chiese romaniche più rappresentative della Sardegna.
 

Il Centro si colloca fisicamente in ambito del Comune di Santa Giusta in Provincia di Oristano strategicamente individuato in un’area visivamente contigua alla chiesa monumentale ed in prossimità del sistema delle zone umide costituta dallo stagno e della viabilità di scorrimento locale prevista dal nuovo Piano Urbanistico. In fase di progettazione si valuterà l'opportunità di realizzare una costruzione ex novo o di recuperare una struttura attualmente in disuso per ospitare tutti servizi necessari per il centro di documentazione.
La posizione della struttura all’interno del territorio si distingue per indiscussi elementi di valore paesaggistico e percettivo, ciò potenzia l’attrattività dell’intervento e crea le condizioni per astrarlo da un contesto fisico dequalificato e in alcune parti compromesso.
 

Il centro ospiterà un ufficio di coordinamento tecnico e scientifico che coordinerà tutte le azioni di promozione, divulgazione, formazione, ricerca scientifica, intesa tra gli enti correlate all'Itinerario. Il centro occuperà una superficie totale di circa mq. 700.
Lo spazio documentativo-espositivo dovrà contenere circa 30 modelli plastici finalizzati a rappresentare altrettante chiese di interesse riconosciuto distribuite nell’intero territorio regionale, nonché dettagli strutturali e architettonici delle stesse; a ciascun plastico sarà affiancata una sezione informativa di pannelli rappresentanti particolari, immagini e documentazione grafica e fotografica relativa ali monumenti. Uno spazio sarà dedicato ai servizi informativi e rappresentativi multimediali che potranno consentire anche di accedere al repertorio monumentale romanico dislocato in aree geografiche diverse dalla Sardegna che possano portare alla comprensione dello stile in relazione alle sue espressioni in altri luoghi e a definirne e capirne la matrice storica e stilistica.
 

Il progetto intende determinare una polarità capace di attrarre nuovi e più numerosi flussi turistici ed innescare e potenziare l’intervento proposto attraverso la creazione di un partenariato con i comuni i cui territori presentano simili emergenze territoriali (chiese romaniche) che definisca una rete di fruizione a livello anche regionale.
Il progetto risponde anche all’obiettivo specifico di realizzare un intervento d’eccellenza sul piano urbanistico e architettonico al fine di innescare in un territorio ricco di risorse ma in parte fisicamente e urbanisticamente degradato iniziative capaci di attrarre processi di riqualificazione urbana.
B) Realizzazione del “Portale telematico di documentazione”.
L’intervento si concretizza attraverso la realizzazione di un “data base” contenente la schedatura relativa a tutti i monumenti significativi del patrimonio romanico della Sardegna e finalizzato alla diffusione broadcasting dei molteplici contenuti.
Per l’alimentazione dei contenuti del portale opererà una redazione che ne curerà l’a ggiornamento e la linea editoriale.
Il Portale avrà caratterizzazione di impianto culturale e assieme turistico e offrirà, in maniera chiara e guidata, link di accesso ai contenitori informativi prodotti, con lo scopo di offrire una panoramica il più possibile esaustiva della cultura romanica in Sardegna nelle diverse aree in cui si è affermata.

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