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Salvazione dei Dannati

Quando si entra nella grande basilica di Santa Giusta è subito visibile sulla destra sopra l’altare laterale un grande dipinto.

In primo piano in piedi è riconoscibile un vescovo che probabilmente in quel periodo esercitava nella diocesi di Santa Giusta.

Sulla sinistra San Michele, nella sua iconografia solitamente uccide un leone, ma in questo caso uccide con una lancia il diavolo sotto sembianze leonine.

Sulla parte superiore del dipinto troviamo subito una novità, la personificazione di Dio solitamente rappresentato dall’ascesa di una colomba bianca, mentre qui viene raffigurato in maniera Michelangelesca, un uomo anziano con barba e bianchi capelli lunghi accompagnato da due putti, che apre le braccia come per accogliere e attrarre tutta l’attenzione sulla figura sottostante: la Madonna con bambino in grembo.

Le vesti sono ampie, ridondanti e di colore vivace che contrasta con la nudità del bambin Gesù.

Fissa lo sguardo sullo spettatore come a cogliere l’attenzione sulla sua figura che sta per ricevere l’incoronazione divina, la corona è ben visibile materialmente sorretta da due putti sopra il suo capo.

Sotto la maestà seduta su un trono di nuvole che le sorreggono le vesti si trova un’a ltra coppia di putti che sorreggono delle grosse anfore da cui fuoriesce dell’acqua che va a ricadere su delle figure umane sottostanti i cui corpi avvolti fra le fiamme trovano in questo gesto estremo giovamento e alzano lo sguardo verso Dio, la salvazione.

Ultimo aggiornamento: 15/09/2016 11:05